Il negativo positivo

Il negativo è sempre anche positivo affermava Friedrich  Hegel.

I nostri occhi colgono un miscuglio di infiniti colori, un senso, un significato, uno stato psicologico o dell’anima, che nulla ha di materiale, “il colore” appunto.

Molti fotografi riducono il colore a due sole entità, al bianco che simboleggia la purezza e al nero che evoca morte, qual è il senso ?

Se l’uomo da sempre utilizza i colori per descrivere il proprio stato d’animo, i pensieri, anche le virtù e le sue debolezze dipingendole su tele, quadri, colorando muri o qualsiasi altro materiale, allora perchè l’espressione fotografica accetta spesso di estremizzare il suo linguaggio e non usare tutti i colori.

I colori illustrano il mondo, e quello che ne scaturisce alcune volte è più descrittivo delle parole.

Allora, perchè.

Si dice che la preferenza al colore nero sia di chi ama irrazionalmente, lo ama chi ha un carattere ribelle, autoritario, precipitoso ed è colui che ama l’eleganza. Mentre il bianco simboleggia la fatalità, è il colore apprezzato da chi ha un animo creativo, da chi ha fiducia nel prossimo e si proietta nel futuro.

Il colore da vita all’immagine, la rende carica di significati e le da forma, è uno dei molti aspetti del nostro linguaggio non verbale.

Noi reagiamo ai colori in diversi modi, con origine dai retaggi culturali che ciascuno di noi ha accumulato nella sua esperienza di vita, essi attingono al subconscio collettivo per realizzare però percorsi mentali più complessi. L’uomo nasce da una semplice esperienza ciclica: giorno e notte, luce e oscurità. Questi semplici fattori restituiscono due colori: bianco e nero, complementari, ma opposti. La massoneria per esempio, da del bianco nero, il significato templare dei due colori, come nell’Orifiamma, il sacro gonfalone, detto anche Beauceant, o Valcento, sotto il quale andavano in battaglia i cavalieri custodi del Tempio chiamati dai musulmani “i diavoli bianchi”. Esso alterna orizzontalmente il nero, simbolo concreto, materiale di guerra col bianco, simbolo spirituale e di pace.

Interessante il significato stilistico delle nere tute indossate dagli odierni Black Bloc.

Molte le religioni e le correnti filosofiche che alternano i due colori con vari significati. Bianco e nero, quindi, le due facce dell’unità, della divinità e dell’umanità, come l’uomo e la donna, apparentemente distinti, ma indissolubilmente uniti nel loro destino.

E ancora bianco e nero come positivo e negativo, il negativo è sempre anche positivo affermava Friedrich  Hegel .

Si trovano disquisizioni sull’uso del B&W in fotografia a iosa. (iosa significa “in abbondanza”, deriva dalla parola chiosa, che indicava le monete finte con cui giocavano i bambini. Le monete erano di piombo e valevano pochissimo. Per questo motivo, qualunque cosa si potesse pagare con le chiose doveva essere di scarso valore e quindi molto abbondante).

Cito un link da una istituzione nel mondo della fotografia: “Il bianco e nero trasmette un’idea di nostalgia ricorda non solo le vecchie fotografie, ma anche gli albori della televisione. In realtà, il bianco e nero è molto efficace nel mettere in risalto le forme e le tonalità del soggetto. Il bianco e nero è in grado di conferire un’immagine forte a un soggetto che a colori potrebbe apparire meno incisivo.”

Tutte cazzate, volete dare un senso alla vostra cultura fotografica o godete nel subire sempre le solite idiozie con i soliti banali luoghi comuni ? Per apprendere dovete impegnare tempo e denaro, per cui cercate autorevolezza signori, non sprecate il vostro tempo, altrimenti sarete sempre “pesciolini” dietro a chi vi da qualche piccola briciola di conoscenza, non a colui che vi insegnerà a pensare.

P.S. per chi volesse cogliere il nesso storico e figurativo del linguaggio fotografico in bianco nero chieda pure, visiteremo assieme la chiesa di San Luigi Dei Francesi a Roma.

 

 

 

 

 

 

 

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